Prima traversata (che parolone!) in gruppo: Come da programma del giorno prima ci troviamo alle 9 in banchina, Io e Simona, Francesco e Rita, Stefano e Michela col suo immancabile abbigliamento "Old Riva Style"! La destinazione prefissata è il Giglio. Dato il ritardo comunque preventivato all' appuntamento, riusciamo tra un cavolo e un altro a partire alle 10; Il mare non è proprio quello che si definisce una tavola, c'è un po' di mare “impastato” e un maestraletto molto lieve, saranno un 5 6 nodi, ma tanto ci basta per alzare randa e genoa e metterci alla via. Scapolata Punta Madonnella iniziamo a puntare al Giglio, e la sensazione di vedere quello scoglio come nostra meta è troppo forte! A mezzo golfo però il vento ci abbandona; dopo aver mollato un paio di volte per poi provare a riprendere stavolta cessa del tutto e ci costringe a dare motore. Pazienza, diamo il via al ruggente 9 cv Volvo e continuiamo la traversata.
Arriviamo al porto del Giglio alle 13, ormeggiamo alla catenaria su indicazione e buona parola (anche se il posto non mancava!) del gentilissimo C.te dell' Aegilium e una volta a terra scatta l' operazione “aperitivo-pranzo”; terminata (con estremo successo!!) tale operazione ci facciamo due passi per le viette deserte del centro storico che in una soleggiata Domenica di Ottobre, senza la calca dei turisti è una favola.
Verso le 15 e 30 salpiamo direzione casa: ll nostro paesello ci aspetta e non vogliamo arrivare troppo in serata.
Stavolta il vento c'è eccome, cambiamo il genoa con un fiocco e un bel grecale che ci fa bolinare dritti verso la costa puntando quasi sull' Argentarola. Il mare ora è bello agitato, ma la piccola 7bordi non fa una grinza, uno spettacolo! A guarnire il tutto ci si mette la fortuna che ci fa prendere una bella palamita alla lenza lasciata a poppa a traina (diciamo quasi dimenticata!)... davvero niente male!
Intanto con l' avvicinarsi della costa ed il conseguente aumentare del vento Michela inizia ad avere qualche problema per lo sbandamento, nonostante sia tranquillo (niente di chè) e nonostante il sottoscritto stia cercando di limitarlo ulteriormente (ho detto cercando... se ero bono facevo lo skipper e non il fotografo!!)... Ma tantè, così giunti ormai sottocosta e dopo aver fatto un bordo che ci permettesse di scoprire la punta della Madonnella decidiamo di ammainare e procedere a motore. Di lì a poco arriviamo in porto, e scorgiamo a banchina ad aspetarci due figure che con l' avvicinarci riusciamo a riconoscere in Bianchini e Napoleone che è quasi più contento di noi nel passarci le cime e vedere la sua ex barca “viva” inteso come operativa e goduta da qualcun altro che le vuole bene... Troppo forte Piero!!!
Ormeggiamo di prua dopo aver tentato invano (causa il vento) di metterci di poppa come di solito, sistemiamo tutte le nostre cose e via verso la doccia e (noi) dalla piccola Ilaria che per questa volta è rimasta a terra. Davvero una gran bella giornata da ripetere sicuramente.
Prossima "crociera"? Sicuramente Giannutri.